Open arms. Appello di Paolo Ragusa, presidente Als-Mcl Sicilia: sbarcate i minori

Nonostante il via libera allo sbarco sulle coste siciliane dell’isola di Lampedusa delle centinaia di migranti che si trovano a bordo della Open Arms, sono oramai alcune settimane che essi rimangono in mare e in attesa di poter toccare terra. La nave della Ong spagnola, nonostante sia arrivata all’alba a poca distanza dalla costa dell’isola di Lampedusa, non ha ancora il permesso di entrare in porto. Stamane, in un’Ansa si leggeva che altre quattro persone sono state fatte sbarcare la scorsa notte dalla Open Arms per ragioni mediche, così come reso noto con un tweet dalla stessa Ong che parla di tre persone e di un accompagnatore fatti scendere a terra “per complicazioni mediche che richiedono cure specializzate… Tutte le persone a bordo devono essere fatte sbarcare urgentemente. L’umanità lo impone”. Anche ieri sera, altri nove migranti -di cui cinque bisognosi di assistenza per problemi psicologici e quattro familiari- sono stati evacuati dalla nave e trasferiti dal poliambulatorio di Lampedusa all’hotspot di contrada Imbriacola. Una situazione che ha dell’inverosimile se si pensa che a bordo, comunque, si trovano dei minori. Perarltro, si è appreso che la decisione del Tar del Lazio scaturirebbe dalla violazione delle normative internazionali, considerato che ci si trova di fronte a una “situazione di eccezionale gravità ed urgenza“, derivante dalla lunga permanenza in mare dei minori che si trovano a bordo “i cui diritti vengono elusi, dal momento che si trovano nella condizione di disagio fisico e psichico descritta dal medico di bordo che ha riferito della presenza di minori con ustioni, difficoltà di deambulazione, con traumi psichici gravissimi in conseguenza alle terribili violenze subite presso i campi di detenzione libici”. In sostanza, a quanto pare, si tratterebbe di una forma di respingimento di soggetti minori (dei quali 28 sono “non accompagnati”), vietata dalle convenzioni internazionali e dalla stessa legge italianaSulla delicata questione che riguarda la situazione di stallo che stanno vivendo sulla propria pelle i migranti che da alcune settimane si trovano sulla Open Arms, interviene Paolo Ragusa, presidente dell’Associazione Lavoratori Stranieri del Movimento Cristiano Lavoratori – Sicilia (ALS-MCL), impegnata a contrastare lo sfruttamento degli esseri umani: “La solidarietà non ha prezzo, ma l’accoglienza dei minori è già pagata dallo Stato. Allora perché Salvini non li fa sbarcare? Il nostro Paese ha istituito un sistema stabile di prima accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati (Msna), organizzato dal Ministero dell’Interno e finanziato con i fondi FAMI… Fondo Asilo Immigrazione e Integrazione… erogati dall’Unione Europea all’Italia. Attualmente –spiega Ragusa- i posti disponibili, soltanto in Sicilia, sono oltre un centinaio e di questi almeno il cinquanta per cento sono liberi! E ciò avviene nonostante lo Stato paghi lo stesso agli enti gestori i costi di struttura… anche in assenza di utenti. Quindi, si sappia, che se arrivano i minori stranieri nelle strutture preposte non aumenteranno per gli Italiani i costi dell’accoglienza! Ecco che viene spontaneo affermare –conclude il presidente dell’ALS-MCL Sicilia- perché allora violare le norme del Diritto Internazionale e respingere di fatto i minori? Insomma… per tenere in mare come trofeo delle persone, anche vulnerabili, si può fare annegare il buon senso?”. Dalle ultime notizie, in merito al giudizio del Tar, il Ministro delle infrastrutture Toninelli ha scritto un post su Facebook, nel quale si legge: “La mia, la nostra, linea non cambia: mettiamo in sicurezza la nave come ci chiedono i giudici. Poi l’Europa, e in primis la Spagna la cui bandiera sventola sulla Open Arms, inizino ad assumersi le proprie responsabilità facendosi carico di accogliere i 116 migranti a bordo della nave”. Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che non ha firmato il divieto all’ingresso nelle acque territoriali per la nave della Kofig spagnola, ha dichiarato: “Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato… Umanità non significa aiutare trafficanti e ong”. Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha replicato con una dichiarazione e diversi tweet a Elisabetta Trenta sul caso Open Arms: “Sul divieto di sbarco alla Open Arms siamo soli contro tutti. Contro Ong, tribunali, Europa e ministri impauriti…”.                                                                                               Salvo Cona

Fonte https://www.ilsolidale.it/post.php?a=3699