In Europa il calo demografico continua a farsi sentire e, per tenere in piedi il sistema di welfare, sarà necessario compensare con importanti flussi migratori dall’estero. L’Italia perderà da qui al 2040 quasi sei milioni di adulti in età da lavoro, secondo le ultime proiezioni Eurostat, e non sarà sufficiente lavorare di più per mantenere un tasso di crescita positivo. Per questo sono stati sviluppati 5 scenari per stimare come l’impatto del cambiamento demografico potrebbe essere mitigato. Allianz Trade, la società leader nell’assicurazione crediti alle imprese, ha elaborato un rapporto dettagliato sui numeri della tendenza demografica, legandoli alle aspettative di vita, alla forza lavoro complessiva e all’età di pensionamento dei diversi Paesi della Ue.
Il caso Germania e il confronto con l’Italia
Il caso della Germania è emblematico: nonostante abbia livelli di immigrazione record deve ancora far fronte ad una carenza di lavoratori qualificati. Anche se Berlino aumentasse l’età pensionabile a 68 anni, aumentando allo stesso tempo i tassi di partecipazione alla forza lavoro delle donne ai livelli della Svezia, avrebbe ancora bisogno di 200mila migranti all’anno in media. Se si affidasse solo all’immigrazione per mitigare l’impatto del cambiamento demografico sul mercato del lavoro, avrebbe bisogno di 482mila migranti all’anno. Livelli altrettanto elevati in Italia e Spagna, con un afflusso necessario rispettivamente di 414mila e 338mila migranti in media all’anno. A loro vantaggio Italia e Spagna hanno l’opportunità di una maggiore “riserva” interna data la minore partecipazione al lavoro. Lo stesso vale per la Francia, che beneficia di un quadro più favorevole di sviluppo demografico. Con le riforme del lavoro volte ad aumentare la partecipazione l’Italia avrebbe bisogno “solo” di 89mila migranti all’anno, mentre in Spagna questo numero scenderebbe a 131mila. In Francia l’aumento della forza lavoro e i tassi di partecipazione sarebbero addirittura sufficienti a mantenere stabile nel lungo periodo il numero totale di ore lavorate.
Fonte: https://www.corriere.it/economia/lavoro/24_febbraio_20/per-salvare-il-nostro-welfare-servono-fino-a-400-mila-migranti-all-anno-anche-in-italia-4ed6ebc6-53e8-4fb7-9f4c-6aee38b01xlk.shtml