“Un migrante va accolto, accompagnato, sostenuto e integrato, e un modo di integrarlo è il lavoro”

Il Papa nel discorso rivolto ai partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria ha sottolineato il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell’immigrazione

“Un migrante usato, senza diritti, è un’ingiustizia grande, fa male al proprio Paese”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, che nel discorso rivolto lo scorso 12 settembre ai partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria, ha affrontato anche il tema dei migranti. “L’Italia ha una forte vocazione comunitaria e territoriale”, ha ricordato Francesco: “il lavoro è stato sempre considerato all’interno di un patto sociale più ampio, dove l’impresa è parte integrante della comunità. Il territorio vive dell’impresa e l’impresa trae linfa dalle risorse di prossimità, contribuendo in modo sostanziale al benessere dei luoghi in cui è collocata”. A questo proposito, il Papa ha sottolineato “il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell’immigrazione, favorendo l’integrazione costruttiva e valorizzando capacità indispensabili per la sopravvivenza dell’impresa nell’attuale contesto. Nello stesso tempo, però, “occorre ribadire con forza il ‘no’ ad ogni forma di sfruttamento delle persone e di negligenza nella loro sicurezza. “Il migrante – ha concluso il Papa – va accolto, accompagnato, sostenuto e integrato, e il modo di integrarlo è il lavoro”.

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fonte: https://integrazionemigranti.gov.it/it-it/Ricerca-news/Dettaglio-news/id/2772/Un-migrante-va-accolto-accompagnato-sostenuto-e-integrato-e-un-modo-di-integrarlo-e-il-lavoro